Per saperne di più
La RettoSigmoidoColonScopia (RSCS) è un esame diagnostico che consente al medico di guardare all’interno del grosso intestino ed in alcuni casi anche all’inizio del piccolo intestino per avere una visione diretta della mucosa e delle sue eventuali alterazioni.
IN QUALI CASI È INDICATA
- Valutazione di anormalità riscontrate al clisma opaco o TAC.
- Valutazione di sanguinamento intestinale di origine sconosciuta: riscontro di sangue occulto nelle feci.
- Sorveglianza per neoplasie del colon:
screening di soggetti asintomatici a rischio medio di cancro del colon.
ricerca di cancro o polipi sincrono (seconda lesione sullo stesso paziente)
follow-up di lesione neoplastica o asportazione di polipo a 1-3-5 anni. - Pazienti con storia familiare di cancro colorettale ereditario: annualmente dopo i 40 anni.
- Pazienti con storia familiare di cancro colorettale sporadico: colonscopia ogni 5 anni iniziando
- 10 anni prima della diagnosi nel familiare affetto (ogni 3 anni se è stato riscontrato un adenoma).
- In caso di pancolite ulcerosa o di Crohn della durata di più di otto anni o di colite sinistra di più di 15 anni di durata, ogni 1-2 anni con biopsie per diagnosticare la displasia.
- Diarrea clinicamente significativa e inspiegata.
- Anemia sideropenica di origine inspiegata.
- Per escludere malattie organiche, specialmente se i sintomi non rispondono alla terapia in caso di sindrome dell’intestino irritabile.
COME PREPARARSI ALL’ESAME
- Attenersi alla preparazione indicata affinchè l’intestino risulti perfettamente pulito, in modo da
- Permettere una visione ottimale. In caso contrario l’esame viene rinviato ed occorre ripetere la preparazione.
- Portare gli esami radiologici ed i risultati di precedenti esami.
- Riferire su eventuali allergie e terapie in atto.
- Non sospendere neanche il giorno dell’esame, i farmaci che si assumono abitualmente.
COME SI SVOLGE
L’esame si effettuata con il colonscopio, uno strumento flessibile a fibre ottiche provvisto di una telecamera con una luce all’estremità, dal diametro di circa 1cm e lungo circa 1 metro e mezzo.
Il paziente si distende su un lettino, sul fianco sinistro.
Lo strumento, che è collegato ad un monitor su cui si visualizzano le immagini, viene introdotto attraverso il canale anale e fatto proseguire possibilmente fino alla fine del grosso intestino.
L’esame dura in genere 15-30 minuti, si immette dell’aria per distendere le pareti ed avere una visione migliore, ciò può provocare qualche fastidio.
Si può avvertire la sensazione di doversi “scaricare”, “sentire la pancia gonfia” o “lamentare dolore”. Durante lo svolgimento è importante rilassare il più possibile la muscolatura addominale, questo faciliterà la progressione del colonscopio e renderà la procedura più semplice.
Le possibilità di successo dipendono dalle condizioni di pulizia, dalla conformazione dell’intestino e dalla collaborazione del paziente.
La colonscopia è una procedura sicura. Solo eccezionalmente si possono verificare alcunecomplicanze, quali la perforazione e l’emorragia.
Le complicanze avvengono in meno di un caso su 1.000 e sono soprattutto legate alla presenza di gravi patologie.