La medicina Nucleare utilizza sostanze a debole emissione radioattiva (radioisotopi e radiofarmaci) e strumentazioni di alta complessità tecnologica (gammacamere SPET) per studiare i processi metabolici e funzionali di molti organi ed apparati.
La sostanza debolmente radioattiva di solito viene somministrata per via endovenosa, sciolta in una soluzione fisiologica priva di qualunque effetto collaterale sull’organismo del paziente. Non vengono utilizzati liquidi di contrasto, come si fa abitualmente in radiologia, quindi sono assenti rischi di reazione allergica.
L’unica controindicazione assoluta è rappresentata dallo stato di gravidanza e di allattamento della paziente.
È necessario evitare contatti con bambini e donne incinte nelle 24 ore successive all’esame.
Esami Scintigrafici
La scintigrafia viene utilizzata per lo studio di diverse organi o parti del corpo (ossa, cuore, fegato, mammella, reni, tiroide ecc.): i tracciati radioattivi cambiano a seconda dell’organo che si va ad analizzare.